REGOLA DI RABBULA

Comandamenti ed Ammonizioni per i sacerdoti ed i Figli del Patto [1]

Estratto e tradotto dall'inglese da "The Rabbula Corpus"

di Robert R. Phenix Jr., Cornelia B. Horn – Ed. SBL Press 2017

 

I comandamenti e le ammonizioni per i sacerdoti e per i Figli del Patto del Mio Signore Rabbula, vescovo di Edessa

1. In primo luogo, i figli della Chiesa conosceranno la vera fede della santa Chiesa, affinché gli eretici non li traggano in errore.

2. Nessuno tra i periodeutai [2], i preti, i diaconi o i Figli del Patto può dimorare con le donne, tranne che con sua madre o sua sorella o con sua figlia, e non può costringerle. Vale a dire che le donne vivono in disparte da loro, ma devono sempre stare insieme a loro [3].

3. I sacerdoti, i diaconi e i Figli del Patto non possono costringere con la forza le Figlie del Patto a tessere indumenti.

4. I sacerdoti ed i diaconi non possono essere serviti da donne, specialmente non dalle Figlie del Patto.

5. I sacerdoti, i diaconi ed i periodeutai non possono ricevere regali da nessuno, specialmente da coloro che sono parte in causa.

6. I sacerdoti ed i diaconi non possono raccogliere contributi dai Figli del Patto o dai secolari, nemmeno se loro, ovvero i sacerdoti ed i diaconi, sono comandati a farlo da quelli della città; le necessità della Chiesa saranno piuttosto soddisfatte da chi darà secondo la sua volontà.

7. Quando un vescovo va in un villaggio, i sacerdoti ed i diaconi non potranno imporre ai laici un contributo forzato in nome del vescovo. Tuttavia, se c'è qualcosa nella Chiesa doneranno tutto ciò che è adatto per la Chiesa, ma se non c'è nulla nella Chiesa non daranno nulla.

8. I sacerdoti non possono esigere nulla dalla gente per costrizione in nome del povero come compenso per i giorni di festa o per i pasti commemorativi, ma riceveranno secondo la volontà di colui che dà.

9. I sacerdoti, i diaconi, i Figli del Patto e le Figlie del Patto non possono esigere con usura, pagamento anticipato o altri strumenti profani di profitto.

10. I sacerdoti dei Figli e delle Figlie del Patto non possono permettere loro di vivere con i secolari, ma possono vivere con le loro famiglie o tra di loro.

11 Tutti i figli della Chiesa devono essere assidui nel digiuno, diligenti nella preghiera, [4] devono prendersi cura dei poveri e prendersi carico della causa degli oppressi senza discriminazioni.

12. Tutti i sacerdoti che sono nei villaggi devono prendersi cura dei poveri, visitarli e confortarli, specialmente i poveri che sono Figli del Patto.

13. Il periodeutai non può proporre per l'ordine del sacerdozio qualcuno accusato di un crimine o chi è sotto il giogo della schiavitù e non ne è stato liberato. Faranno piuttosto come comanda l'Apostolo [5].

14. Il periodeutai non può affidare a nessuno di esaminare cause legali, ma solo a coloro che sono conosciuti come persone che non fanno discriminazioni.

15. I sacerdoti ed i diaconi devono preoccuparsi dei monaci che si trovano nei loro distretti. Devono prendersi cura di loro come proprie membra e possono anche incoraggiare i secolari a condividere con loro ciò che è essenziale per le necessità corporali, ma le donne non possono entrare nelle porte dei loro monasteri.

16. Per ogni chiesa che esiste, deve essere designata una dimora in cui il povero che vi si rifugia possa riposare [6].

17. Divinatori e incantatori, coloro che scrivono gli amuleti e coloro che ungono uomini e donne agendo sotto la sembianza della medicina, siano cacciati da ogni luogo e ci assicurino che non entreranno più nel nostro territorio.

18. Non si permetta [7] alle Figlie del Patto di andare in chiesa individualmente o di uscire la sera. Se è possibile dovrebbero dimorare l'una con l'altra; allo stesso modo questo vale anche per i Figli del Patto.

19. Se un Figlio o una Figlia del Patto manca di qualcosa, i sacerdoti o i diaconi si preoccuperanno di loro. Se un sacerdote non è in grado di farlo ci informerà, in modo che ci prenderemo cura di loro, per timore che siano costretti a fare qualcosa di sconveniente.

20. I Figli del Patto devono imparare i Salmi e le Figlie del Patto devono imparare anche gli inni.

21. I sacerdoti, i diaconi, i Figli del Patto e le Figlie del Patto non usurperanno il nome di Dio: essi non possono fare un giuramento, né su ciò che è falso né su ciò che è vero, ma faranno come è comandato [8].

22. Qualsiasi periodeutai, sacerdote o diacono che entra in città non può alloggiare in una pensione o in una locanda, ma alloggerà nello xenodocheion (ovvero nell'edificio) della Chiesa o nei monasteri fuori città [9].

23. I sacerdoti, i diaconi, i Figli del Patto e le Figlie del Patto devono astenersi dal vino e dalla carne [10]. Se c'è uno di loro che è infermo nel suo corpo, lo si lasci utilizzare un po'di vino come è scritto [11], ma coloro che si ubriacano o entrano nelle botteghe saranno scomunicati dalla Chiesa.

24. Tutti coloro che sono diventati discepoli di Cristo non possono essere bramosi di possedere più del necessario, ma devono distribuire il superfluo ai poveri.

25. I sacerdoti, i diaconi e i Figli del Patto non possono essere custodi di granai o di vigneti o datori di lavoro di persone secolari.

26. I sacerdoti, i diaconi ed i Figli del Patto non possono essere epitropos (amministratori di beni) o economi di nessuno dei laici, né possono essere coinvolti in un'azione legale che coinvolga i membri della loro famiglia. Neppure si incaricheranno (per denaro) delle cause di qualcuno e non frequenteranno i tribunali (lett. la porta dei giudici) [12].

27. I sacerdoti, i diaconi, i Figli del Patto e le Figlie del Patto devono essere assidui nel servizio della Chiesa e non abbandoneranno i momenti di preghiera ed il canto dei salmi di notte e di giorno [13].

28. Essi [14] anatemizzeranno, imprigioneranno e manderanno in città per il giudizio il secolare che avrà osato prendere (in matrimonio) una Figlia del Patto. Ma se anche lei è corrotta, la manderanno pure a processo.

29. Inviate ai monasteri per il pentimento i Figli del Patto e le Figlie del Patto che cadono dal loro rango [15]; anche se rimarranno nel monastero, non saranno riaccolti in Chiesa, ma saranno segregati con i genitori [16] per un tempo appropriato.

30. Essi (i sacerdoti, i diaconi, i Figli del Patto e le Figlie del Patto) non possono ricevere come discepolo una donna che ha un uomo oltre a suo marito, né un uomo che ha una donna in aggiunta alla sua congiunta, per timore che il nome di Dio sia bestemmiato.

31. I sacerdoti non possono offrire il santo sacramento a coloro che sono stati trovati in adulterio, se non con il nostro stesso decreto.

32. Nessuno tra i sacerdoti, i diaconi o uno dei figli della Chiesa si azzardi a mettere utensili ordinari insieme ai santi calici nel tabernacolo o nell'armadio.

33. Nessuno oserà avvicinarsi e distribuire l'eucaristia se non è un sacerdote o un diacono [17].

34. A tutti i signori dei villaggi dovete accordare loro l'onore dovuto, senza discriminare tra loro e senza far torto ai poveri.

35. Non potete flagellare nessuno [18] ma, se c'è un motivo per cui è necessario flagellare, usate il flagello solo per spaventarli, oppure inviate i colpevoli ai giudici secolari.

36. Potete decidere azioni legali, ma non potete andare in città assillando i giudici. Quelli che vi disobbediscono, mandateli davanti a noi.

37. Essi [19] non permettano ai Figli del Patto di andare alle assemblee o in altri luoghi senza i sacerdoti, né le Figlie del Patto di andare senza le diaconesse.

38. Nessuno dei sacerdoti, diaconi o Figli del Patto, a meno che sia ordinato, può recarsi al tribunale o in un luogo lontano e abbandonare la sua Chiesa, neanche se è per un affare del suo villaggio e della sua Chiesa.

39. Tutti i sacerdoti si occuperanno con cura del servizio della casa di Dio; essi faranno tutto ciò che è necessario per il mantenimento della casa. Essi non possono custodire animali nella Chiesa, affinché la casa di Dio non sia disonorata.

40. Qualunque cosa possa aver avuto un periodeutai, un sacerdote, o un diacono che ha lasciato il mondo, deve andare alla Chiesa.

41. I sacerdoti, i diaconi od i Figli del Patto non possono essere garanti per nessuno, né per iscritto né senza scrittura.

42. I sacerdoti come i diaconi devono vivere nella Chiesa e, se è possibile, anche i Figli del Patto.

43. I sacerdoti ed i diaconi assicureranno che il libro dei Vangeli separati [20] sia in tutte le chiese e che sia letto.

44. I sacerdoti devono leggere il Vangelo dove ci sono sacerdoti presenti e non ci sono diaconi presenti, ed i sacerdoti devono dare il segno, cioè la benedizione, se ci sono sacerdoti presenti.

45. Le persone secolari possono diventare economi nella Chiesa solo se non ci sono Figli del Patto ritenuti idonei.

46. Né i Figli del Patto né le Figlie del Patto possono bere vino in occasione di un funerale [21].

47. Non riconoscerai [22] un documento contraffatto contro nessuno ed a causa di questo non farai niente che sia contro giustizia.

48. I figli della Chiesa non comunicheranno con gli eretici, né con le parole né con i fatti [23].

49. Nessuno tra gli eretici è autorizzato a risiedere all'interno del monastero e nessuno tra gli eretici si avvicinerà alla santa eucaristia, per timore che essi vengano in Chiesa [24] e seminino i loro perversi pensieri.

50. Cercate gli scritti degli eretici ed i loro libri in ogni luogo e, se ne troverete, portateli a noi o bruciateli nel fuoco.

51. Non accettate gli eretici per il battesimo senza discernimento; devono invece essere messi alla prova ed allora possono essere accettati.

52. I sacerdoti non daranno la comunione a coloro che sono posseduti dai demoni, affinché la santa comunione non sia disonorata dal contatto coi demoni.

53. Tagliate quei tronchi d'albero in cui dimorano gli spiriti maligni e lasciate che servano come provento della Chiesa nella loro zona. Se il resto di un tempio di idoli si trova in un luogo, lasciate che venga abbattuto senza far rumore [25].

54. Costruite chiese dove non ce ne sono. Quelle esistenti devono essere imbiancate e devono avere absidi e robuste recinzioni.

55. Nessuno tra i figli della Chiesa, sui quali è stato invocato il nome di Cristo, deve osare evirarsi [26].

56. Un uomo non lascerà sua moglie a meno che non la colga in flagrante adulterio. Anche la moglie non lascerà il marito per nessuna ragione.

57. Nessuno sposerà la figlia di sua sorella o la figlia di suo fratello, né la sorella di sua madre né la sorella di suo padre.

58. I Figli del Patto non devono salire sui gradini dell'altare e non devono prendere cibo nell'abside. Neppure i sacerdoti mangeranno lì, né prenderanno alcun cibo nel santuario e non vi sarà posto per nulla tranne che per le suppellettili della santa offerta.

59. I sacerdoti ed i diaconi che danno la santa comunione non possano ricevere doni da coloro che prendono la santa comunione.

I comandamenti e le ammonizioni ai sacerdoti ed ai Figli del Patto sono finiti.



NOTE estratte dal testo originale e con aggiunte del traduttore.

[1] I "Figli del Patto" o "dell'Alleanza" sono un'istituzione tipica della chiesa sira. I Figli del Patto vivevano coi loro familiari o completamente da soli; spesso formavano piccoli gruppi intorno a una chiesa. Tutti dovevano restare celibi, astenersi da vino e carne, portare un abito speciale, ecc. Per la disciplina e il mantenimento dipendevano generalmente dal clero, che per lo più era reclutato tra le sue fila. (Da "Il monachesimo primitivo in Siria e in Palestina" di Fotios Ioannidis, Università di Tessalonica.

[2] Primo in grado dopo il vescovo era il periodeutai, che in Siria assisteva il vescovo nella sorveglianza dei monasteri e nell'amministrazione delle chiese.

Il nome periodeutes, che significa "girovago", suggerisce un membro del clero che non viene assegnato a una parrocchia specifica, ma che viaggia di chiesa in chiesa quando necessario. In Siria, alla fine del IV secolo, l'importanza del vescovo crebbe principalmente a causa dell'espansione della popolazione cristiana, dell'aumento del numero dei monasteri e della costruzione di nuove chiese. I Canoni attribuiti a Rabbula indicano che il periodeutai di Edessa era celibe. Se così fosse, questa pratica sarebbe coerente con la potente influenza dei monaci alla corte imperiale: entro la fine del quarto secolo, la legge civile diede ai monaci la preferenza nelle file del clero, in quanto il vescovo era incoraggiato a selezionare i monaci per ricostituire o espandere il clero.

 [3] Cioè, il clero non può predisporre una casa separata per i suoi congiunti femminili al fine di farli vivere lì.

[4] Diversi manoscritti aggiungono: "I sacerdoti, i diaconi e tutti i Figli del Patto (devono prendersi cura dei poveri)"

[5] Cfr. 1 Tm 3, Tt 1, 65-9 e Tt 2,2.

[6] Diverse testimonianze ci indicano che in quel tempo le chiese servivano da rifugio notturno.

[7] Alcuni manoscritti specificano: "I sacerdoti non permettano".

[8] Cfr. Mt 5,33-37.

[9] Cfr. Ammonizioni 3.

[10] Cfr. Ammonizioni 4 e Comandamenti 46.

[11] Cfr. 1Tm 5,23.

[12] Cfr. Ammonizioni 15, che scoraggia ogni contatto coi giudici.

[13] Cfr. Ammonizioni 16 e Comandamenti 20.

[14] Alcuni manoscritti precisano: "i sacerdoti".

[15] Altri testi dicono: "che hanno lasciato l'abito (monastico)"

[16] Altri testi aggiungono: "se anch'essi sono colpevoli"

[17] Cfr. Ammonizioni 20.

[18] Alcuni manoscritti aggiungono: "tanto da farlo soffrire".

[19] Alcuni manoscritti aggiungono: "i sacerdoti".

[20] Si tratta dei vangeli canonici in testi separati, in contrapposizione al Diatessaron che combina i quattro vangeli in un'unica narrazione con lo scopo di risolvere le contraddizioni tra i vangeli. Il Diatessaron fu il testo ufficiale del Nuovo Testamento per alcune Chiese di lingua siriaca fino al V secolo, finché nel 423 il vescovo Teodoreto ne impose l'abbandono in favore dell'adozione dei quattro vangeli canonici, nella versione nota come Peshitta.

[21] Cfr. Ammonizioni 4, Comandamenti 23 e Canoni 3.

[22] Diversi manoscritti aggiungono: "in una delle chiese".

[23] Cfr. Ammonizioni 25b.

[24] Oppure "nel monastero", secondo altri manoscritti.

[25] "Senza far rumore" può essere una glossa successiva per spiegare che si deve abbattere un edificio "in silenzio". Può anche essere un tentativo di impedire atti estremi di violenza da parte di monaci contro la proprietà religiosa non-cristiana.

[26] L'evirazione, come osservanza della castità integrale in onore di una dio, era una caratteristica del culto di Atargatis, o Dea Syria, la "Dea Siriana". Atargatis era una delle più importanti divinità adorate ad Edessa. Era la dea della fertilità a cui erano dedicate le piscine con le carpe ancora presenti in città, poiché il pesce e l'acqua erano aspetti importanti del suo culto.


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2 dicembre 2017        a cura di Alberto "da Cormano"        Grazie dei suggerimenti       alberto@ora-et-labora.net